chi me l’ha fatto fare?
Tutte le volte che si avvicina uno degli incontri che organizzo c'è un momento (a volte anche più di uno) in cui penso di mollare tutto e di cancellarlo. In cui mi chiedo se ha senso quello che sto facendo e perché a volte mi costi cosi tanta resistenza. In cui sento che il mio lavoro non è compreso o valutato come vorrei o che forse io non sono in grado e sto solo perdendo tempo.
Poi alla fine vado avanti per la mia strada e lo faccio (questa volta anche soprattutto grazie alla mia amica Stea) e appena le persone si siedono e iniziamo l'incontro tutto comincia a fluire nel modo più naturale possibile, come una danza.
Non devo pensare a cosa devo dire né fare, il tempo scorre alla giusta velocità, le persone mi portano dove dobbiamo andare con la loro energia, la loro presenza e le loro domande. La scaletta che ho ripassato varie volte si dissolve nella mia mente perchè non ne ho più bisogno. C'è qualcosa di più grande di me che mi sta guidando e un grande senso di pace e di essere esattamente dove devo essere. Osservo le persone che per la prima volta fanno esperienza di qualcosa di magico e di autentico e che insieme a me entrano in contatto con questo qualcosa di più grande, che è allo stesso tempo dentro e sopra di noi. Vedo i loro volti distendersi, i loro sorrisi aprirsi e i loro cuori espandersi piano piano e uscire dalla stanza completamente diversi da come sono entrati. Sento le loro parole di entusiasmo e sorpresa durante la condivisione finale come se fosse successo qualcosa che non pensavano fosse possibile e il mio cuore si riempie di gratitudine e dentro di me un po' sorrido. Penso a come mi sono sentita un paio di giorni prima, quando niente sembrava avere senso e volevo mollare e la voce dentro di me chiedeva insistentemente "chi te lo ha fatto fare?".
Mi ricordo cosa si è risvegliato dentro di me quando per le prime volte ho sentito che non sono solo un corpo con una mente molto ingombrante ma che sono Spirito e Materia, che sono magica e potente, illimitata come l'Universo, che sono Acqua e Aria, Fuoco e Terra, Maschio e Femmina, Energia che esiste da sempre e che continua a trasformarsi, che sono Amore e che quindi non ho bisogno di cercarlo fuori, ma solo di coltivarlo nel mio cuore. E sento una riconoscenza immensa verso i miei maestri e le mie maestre, che mi hanno mostrato questa strada e che mi ci hanno accompagnato e mi immagino che anche loro abbiano dovuto affrontare queste resistenze ma sono cosí contenta che lo abbiano fatto perché mi hanno cambiato la vita e senza di loro non so dove sarei adesso. A tutte le persone che hanno condiviso con me questo cammino, anche solo per un periodo e che mi hanno mostrato che alla fine, anche se siamo tutti diversi, andiamo tutti incontro alle stesse difficoltà.
Sto imparando a riconoscere che quando sento questa sensazione dentro di me, che potrebbe essere definita paura, in realtà è un buon segno, perchè vuol dire che sono sulla strada giusta, che sto facendo proprio quel passo che il mio Ego non vuole che faccia perchè ha paura che mi liberi di lui e diventi più potente. Sento che mi sto avvicinando sempre di più al mio Dharma, ad incarnare quello che sono stata chiamata a fare in questa vita. Sinceramente non lo so perchè seguire il proprio cammino sia cosi difficile e non me lo sarei mai immaginata quando ho deciso di lasciare quello che rappresentava un lavoro sicuro e di successo. Pensavo di essere una persona molto sicura e decisa e non sapevo quante resistenze avrei dovuto affrontare, quante insicurezze sarebbero emerse, quanta paura del giudizio e di fallire, di dire quello che sento, di essere incompresa, di non essere vista per quello che sono. Quanti auto boicottaggi e voci avrebbero popolato la mia testa e contaminato la mia energia. Ed è un bene che non lo sapessi perchè altrimenti probabilmente non avrei mai fatto questo salto nel buio, un giorno di Ottobre del 2019 a Los Angeles, Venice Beach. Ricordo ancora quando ho chiesto al mio capo (che adoravo) di andare a prendere un caffè e di non sapere come dirgli che volevo licenziarmi, come se stessi lasciando qualcuno che sai essere una persona meravigliosa e che ti ha dato tanto ma che semplicemente non fa più per te. Poi a un certo punto ho preso tutto il coraggio che avevo e gliel'ho detto, ho saltato senza sapere dove sarei atterrata.
Da quel giorno sono successe tantissime cose: io mi sento una persona molto diversa (allego testimonianza fotografica di me qualche anno fa 😂) e ripenso con tenerezza a quella versione di me che pensava di avere tante certezze ma in realtà non sapeva ancora niente, soprattutto di chi era e di tutto il potenziale che viveva dentro di lei. Onestamente non so bene dove sto andando, ma so che più mi affido e più sono sostenuta, più sono aperta e lascio andare il controllo e più ricevo.
So che sto camminando il mio cammino e sono esattamente dove devo essere, che non sempre è dove vorrei essere.
Mi guardo indietro e vedo tutta la strada che ho percorso finora, mi guardo avanti e non ho idea di quanta ancora ne dovrò percorrere, di quanta salita, quante curve o quanti ostacoli ci saranno, ma continuo a camminare passo dopo passo. A volte sono stanca e mi fermo, a volte voglio solo piangere e tornare indietro chiedendomi “chi me l’ha fatto fare?” ma alla fine c'è sempre qualcosa più grande di me che mi dà la forza di fare un altro piccolo passo.