Riflessioni sui 101 desideri

In questi giorni ho condiviso su Instagram la pratica dei 101 desideri di Igor Sibaldi, che anche io sto sperimentando per la prima volta quest'anno con grande entusiasmo.
Per chi non sapesse di cosa si tratta, in modo super sintetico, consiste nello scrivere una lista di 101 desideri seguendo alcune regole specifiche e poi rileggere la lista tutti i giorni ad alta voce.

Mi sono scritta con alcune di voi che hanno colto il mio invito a sperimentare questa pratica per confrontarsi sulle difficoltà emerse, che sono più o meno sempre le stesse che incontro anche io nel mio percorso e che vedo in tutte le persone con cui lavoro e principalmente sono:

  • Difficoltá a mettere nero su bianco in modo chiaro, diretto e conciso i nostri desideri. Tutti crediamo sempre di sapere bene cosa vogliamo e di avere una visione chiara di quello che vogliamo raggiungere. Ma quando dobbiamo scriverlo o spiegarlo a qualcuno a voce ci rendiamo conto che non é poi così semplice, che la nostra visione é nebulosa e che siamo in realtà molto confusi/e.

  • Resistenze ed esitazione a chiedere per paura di non meritarlo, che sia troppo ambizioso o di fallire. Già cominciare una frase con "Io voglio.." (che é una delle regole della tecnica) ci fa sentire arroganti e presuntuosi. Una voce dentro di noi ci dice "ma chi ti credi di essere?"

  • Non concedersi di o non riuscire a sognare in grande. Anche quando si tratta di sognare siamo stati abituati a dover essere realistici ed umili, per cui i nostri desideri si autolimitano a ciò che secondo la nostra logica é possibile, ha senso, siamo in grado di raggiungere senza rischiare troppo. Facciamo fatica a immaginarci cose meravigliose perché già mentre le sogniamo ci preoccupiamo di come faremo a raggiungerle e ci sembra impossibile. Il bello invece é che noi dobbiamo occuparci solo di esprimere ció che desideriamo senza interferire sul come e sul quando, avendo fiducia che in qualche modo succederà. 

  • Poco impegno e costanza da parte nostra. La tendenza spesso è quella di iniziare ma non portare avanti le pratiche con costanza, un pò per pigrizia e un pò perché dentro di noi si innescano dei meccanismi di autoboicottaggio che ci fanno procrastinare. Specialmente appena sentiamo che un cambiamento è possibile e imminente, a livello inconscio troviamo una scusa che ci fa abbandonare e tornare nella nostra zona di comfort, di cui magari non siamo felici ma che almeno conosciamo e sappiamo come gestire.

 

La cosa che mi sta piacendo di più di questa pratica é il fatto di dover rileggere i desideri ad alta voce ogni giorno, che trovo estremamente potente ed emozionante perché ci riporta alla nostra essenza, ci ricorda chi siamo e cosa desideriamo. 

Mi rendo sempre più conto di quanto sia importante connettersi con il nostro cuore e lavorare sulla nostra visione autentica e coraggiosa quotidianamente; in modo che sia il più chiara e viva possibile dentro di noi e possa guidarci verso la realizzazione di ció che desideriamo veramente, alimentando la nostra motivazione.

L'immagine che ho ricevuto ultimamente e che mi sembra spieghi al meglio la differenza tra cercare di manifestare i propri desideri con o senza una visione chiara é quella del puzzle. Provate a pensare alla differenza tra dover comporre un puzzle complicato senza avere idea di quale debba essere l'immagine finale e andando a tentativi oppure avendo la fotografia sempre davanti a voi sul coperchio della scatola.

Se sentite il bisogno di creare una connessione forte con la vostra visione e avere maggiore chiarezza su ciò che volete costruire ed attrarre vi invito a partecipare all'incontro che terró a Firenze sulla Vision Board.
Anche lei, come i 101 desideri, ci aiuta a diventare consapevoli dei nostri desideri inconsci e e ce li ricorda ogni giorno proprio come quell'immagine sulla scatola del puzzle. Attraverso le immagini, i colori e le parole ci permette di rappresentare visivamente la nostra visione e di osservarla ogni giorno, in modo che poi sia piú facile ricrearla nella nostra realtá, pezzettino dopo pezzettino.

L'incontro si terrá il 27 gennaio alle 14;30 e sono rimasti solo 3 posti!

È una pratica bellissima e potente, nonché molto divertente. Se vuoi partecipare o saperne di più scrivimi cliccando qua.
Qua trovi un articolo che avevo scritto l’anno scorso e qua un video in cui vi racconto meglio cosa faremo.

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