stai usando tutte le tue risorse?

Un tema su cui sto riflettendo molto ultimamente è quello dell’utilizzo delle risorse che sono a nostra disposizione. Mi capita spesso di parlare con persone che mi dicono che stanno aspettando un segno o una direzione da prendere che non arrivano. Quando gli chiedo se hanno provato a chiederlo quasi sempre mi rispondono di no. Se ci pensate è come se noi fossimo seduti al ristorante in attesa che il cameriere ci porti qualcosa senza aver ordinato niente. Mi sono resa conto di quante volte anche io fossi stata in attesa di qualcosa che non arrivava ma che non avevo mai neanche chiesto a nessuno. Ogni volta che invece mi sono aperta a ricevere e ho chiesto espressamente di aiutarmi la risposta non è mai mancata. Il più delle volte è arrivata nei modi e nei tempi che non mi ero aspettata, ma in qualche modo è sempre arrivata.

Così sta succedendo sempre di più nel mio lavoro come nella mia vita. Meno io cerco di pianificare e organizzare le sessioni e chiedo invece di essere guidata e più queste fluiscono naturalmente in totale armonia, portando ogni persona a ricevere ciò che gli serve in quel momento.

Sto sentendo in modo molto forte che più io riesco a lasciare andare il bisogno della mia mente di avere un piano e di sapere cosa succederà durante l’incontro, di cosa parlerò e quali pratiche faremo e più questi incontri diventano profondi e potenti. Alla fine delle meditazioni io non mi ricordo mai esattamente cosa ho detto mentre le guidavo perché le parole fluiscono attraverso di me senza che io ci debba pensare o decidere cosa dire. Più io riesco a farmi da parte e a lasciare spazio e più il supporto arriva da tutte quelle guide che ogni giorno si muovono intorno a noi senza che noi possiamo vederle.

Più io chiedo aiuto e guida nel mio cammino e più ricevo segni molto chiari o gli eventi della vita mi costringono a cambiare direzione quando mi sto perdendo. Sembra che la morte di Joy sia stato un acceleratore di processi e un portale verso l'invisibile perchè negli ultimi mesi sono successe intorno a me tante cose veramente strane, molte delle quali statisticamente quasi impossibili e veramente difficili da spiegare con la logica.

Illustrazione di @Seedsofspells

Io non so esattamente chi sia ad aiutarci e, nonostante spesso ne abbia dubitato, adesso sento per certo però che c’è qualcuno che è pronto a venire in nostro aiuto solo se noi lo invochiamo. Qualcuno che sa di cosa abbiamo bisogno ma che per intervenire nella nostra vita ha bisogno che noi gli diamo il permesso e l’autorizzazione a farlo. 

Per quanto possa essere difficile crederci credo che valga così per tutti. Spesso, meno pianifichiamo, organizziamo o mettiamo in atto strategie affidandoci all’idea che quello di cui abbiamo bisogno arriverà esattamente nel modo e nel momento giusto e più ci apriamo alla Magia della Vita. C'è una frase che non so da chi è stata detta che recita: “solo chi crede nella magia della vita può trovarla” e secondo me è molto vera.

Quando smetto di crederci la vita diventa una sequenza di eventi prevedibili e noiosi, problemi da risolvere, conflitti, preoccupazioni, menate e burocrazia. Quando invece mi ricordo che i miracoli sono possibili e oso sognare e chiedere per qualcosa che magari sembra irraggiungibile la vita assume un sapore e un colore completamente diversi. Le sincronicità iniziano a trovarmi nei posti più disparati, nuove opportunità si aprono di fronte a me, incontro le persone giuste al momento giusto e desideri che sembravano irrealizzabili trovano in qualche modo manifestazione in questo piano terreno. Che è quello in cui viviamo e di cui facciamo esperienza ogni giorno ma non è tutto quello che abbiamo. Anzi, è solo una piccola parte della meraviglia di cui siamo parte e che ci circonda. Certo è la parte più tangibile e facile da vedere, ma se noi limitiamo la vita a quello e neghiamo tutto il resto, ci stiamo perdendo la parte migliore. 

Tutto quello di cui sto parlando può essere molto più semplice e vicino di quello che ci sembra. Fermati un attimo e prova a chiamare a te le tue guide e i tuoi aiutanti. Può essere una nonna che non c’è più, un animale, un elemento della natura o qualunque cosa tu senta vicino. Chiedigli dal cuore di mandarti supporto, guida e protezione o quello di cui senti di avere bisogno in questo momento. Ringrazialo e senti la sua presenza intorno a te come una coperta calda che ti avvolge. Ricordati che non sei mai solo e che la vita è sempre più magica e imprevedibile di quello che pensi.

Dicono che prima di entrare in mare

Il fiume trema di paura.

A guardare indietro

tutto il cammino che ha percorso,

i vertici, le montagne,

il lungo e tortuoso cammino

che ha aperto attraverso giungle e villaggi.

E vede di fronte a sé un oceano così grande

che a entrare in lui può solo

sparire per sempre.

Ma non c’è altro modo.

Il fiume non può tornare indietro.

Nessuno può tornare indietro.

Tornare indietro è impossibile nell’esistenza.

Il fiume deve accettare la sua natura

e entrare nell’oceano.

Solo entrando nell’oceano

la paura diminuirà,

perché solo allora il fiume saprà

che non si tratta di scomparire nell’oceano

ma di diventare oceano.

- Khalil Gibran -

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La Magia del Processo